Troppo spesso il lavoro di foratura dei materiali morbidi viene affrontato con superficialità, senza considerare l'importanza della giusta strumentazione. Ad esempio, anche quando bisogna forare la plastica è necessario scegliere le punte giuste. Perché in questo modo puoi sfruttare il lavoro degli attrezzi che hai a disposizione per completare dei lavori di estrema precisione.
Questo vale, ad esempio, per chi opera nel campo dell'arredamento ma anche nella lavorazione di oggetti e strutture di diverso tipo. Senza dimenticare chi opera nell'idraulica e nella meccanica. Oltre a valutare le migliori punte per forare il metallo o il calcestruzzo, è giusto scoprire insieme le caratteristiche delle soluzioni per operare su plastica, gomma rigida, plexiglass, poliuretano rigido.
Caratteristiche tecniche della plastica
Per comprendere la caratteristica giusta della punta necessaria per forare la plastica devi prima valutare il suo comportamento nel momento in cui la modifiche. In primo luogo, devi considerare che non tutte le plastiche hanno le stesse caratteristiche di durezza.
La qualità della plastica può variare se, ad esempio, si tratta di polietilene, PVC o policarbonato. Quest'ultima opzione, ad esempio, tende a opporre maggiore resistenza alla perforazione e a forze che spingono verso la frattura rispetto a plastica più morbida.
Altro aspetto da valutare con estrema attenzione: il surriscaldamento in fase di lavorazione. La plastica - nel momento in cui viene forata - tende a deformarsi più facilmente rispetto, ad esempio, al metallo. Questo può portare a deformazione del foro, a un attrito importante con il metallo della punta che si muove ad alta velocità e alla creazione di un lavoro con bordi irregolari e poco precisi.
Quali sono le plastiche facili da forare?
Prima di scegliere la giusta punta per forare la plastica devi valutare il tipo di struttura sulla quale stai operando. Ad esempio, il policarbonato è un tipo di plastica molto resistente tanto che viene utilizzato in edilizia al posto del vetro e nel mondo dei trasporti per realizzare caschi o coperture dei fari. Quindi sarà difficile da forare. Mentre il polivinilcloruro, più comunemente noto come PVC, è più facile da lavorare e si usa sempre per numerose soluzioni come, ad esempio, i tubi per le applicazioni idrauliche.
Chi opera su questo materiale, ad esempio, deve sapere che può fondere facilmente. Però altre soluzioni, tipo l'acrilico o il già citato policarbonato tendono a scheggiarsi o spaccarsi. Quindi la foratura deve essere eseguita con grande attenzione.
Quale punta scegliere per forare la plastica?
La risposta più semplice: in linea di massima, le punte per il metallo sono perfette anche per forare la plastica e materiali collegati come, ad esempio, il plexiglass. In alcuni casi puoi utilizzare delle punte universali che permettono di operare su materiali differenti. Ad esempio, una delle soluzioni migliori è la punta elicoidale con geometria a gradino Step+ che offre ottime prestazioni su ferro, legno e, appunto, plastica. Per quella dura, c'è un'opzione rivolta a chi deve effettuare fori larghi: la sega a tazza bimetallica HSS.
In alternativa puoi utilizzare le punte coniche, sempre in acciaio ad alta velocità, che ti consentono di gestire l'ampiezza del foro con la massima flessibilità possibile. Ciò che non è compatibile con la plastica è tutto ciò che riguarda il mondo della foratura su pietra e cemento armato: prima di utilizzare una punta su plexiglass o PVC assicurati di aver montato uno strumento compatibile.
Troppo spesso il lavoro di foratura dei materiali morbidi viene affrontato con superficialità, senza considerare l'importanza della giusta strumentazione. Ad esempio, anche quando bisogna forare la plastica è necessario scegliere le punte giuste. Perché in questo modo puoi sfruttare il lavoro degli attrezzi che hai a disposizione per completare dei lavori di estrema precisione.
Questo vale, ad esempio, per chi opera nel campo dell'arredamento ma anche nella lavorazione di oggetti e strutture di diverso tipo. Senza dimenticare chi opera nell'idraulica e nella meccanica. Oltre a valutare le migliori punte per forare il metallo o il calcestruzzo, è giusto scoprire insieme le caratteristiche delle soluzioni per operare su plastica, gomma rigida, plexiglass, poliuretano rigido.
Caratteristiche tecniche della plastica
Per comprendere la caratteristica giusta della punta necessaria per forare la plastica devi prima valutare il suo comportamento nel momento in cui la modifiche. In primo luogo, devi considerare che non tutte le plastiche hanno le stesse caratteristiche di durezza.
La qualità della plastica può variare se, ad esempio, si tratta di polietilene, PVC o policarbonato. Quest'ultima opzione, ad esempio, tende a opporre maggiore resistenza alla perforazione e a forze che spingono verso la frattura rispetto a plastica più morbida.
Altro aspetto da valutare con estrema attenzione: il surriscaldamento in fase di lavorazione. La plastica - nel momento in cui viene forata - tende a deformarsi più facilmente rispetto, ad esempio, al metallo. Questo può portare a deformazione del foro, a un attrito importante con il metallo della punta che si muove ad alta velocità e alla creazione di un lavoro con bordi irregolari e poco precisi.
Quali sono le plastiche facili da forare?
Prima di scegliere la giusta punta per forare la plastica devi valutare il tipo di struttura sulla quale stai operando. Ad esempio, il policarbonato è un tipo di plastica molto resistente tanto che viene utilizzato in edilizia al posto del vetro e nel mondo dei trasporti per realizzare caschi o coperture dei fari. Quindi sarà difficile da forare. Mentre il polivinilcloruro, più comunemente noto come PVC, è più facile da lavorare e si usa sempre per numerose soluzioni come, ad esempio, i tubi per le applicazioni idrauliche.
Chi opera su questo materiale, ad esempio, deve sapere che può fondere facilmente. Però altre soluzioni, tipo l'acrilico o il già citato policarbonato tendono a scheggiarsi o spaccarsi. Quindi la foratura deve essere eseguita con grande attenzione.
Quale punta scegliere per forare la plastica?
La risposta più semplice: in linea di massima, le punte per il metallo sono perfette anche per forare la plastica e materiali collegati come, ad esempio, il plexiglass. In alcuni casi puoi utilizzare delle punte universali che permettono di operare su materiali differenti. Ad esempio, una delle soluzioni migliori è la punta elicoidale con geometria a gradino Step+ che offre ottime prestazioni su ferro, legno e, appunto, plastica. Per quella dura, c'è un'opzione rivolta a chi deve effettuare fori larghi: la sega a tazza bimetallica HSS.
In alternativa puoi utilizzare le punte coniche, sempre in acciaio ad alta velocità, che ti consentono di gestire l'ampiezza del foro con la massima flessibilità possibile. Ciò che non è compatibile con la plastica è tutto ciò che riguarda il mondo della foratura su pietra e cemento armato: prima di utilizzare una punta su plexiglass o PVC assicurati di aver montato uno strumento compatibile.