Start typing to see products you are looking for.
  • Menu Menu

Shopping cart

Close
Menu
close
Start typing to see products you are looking for.

Il blog con la K Il blog con la K

Il blog con la K Il blog con la K

A cosa serve la maschiatura e come si usa il maschiatore A cosa serve la maschiatura e come si usa il maschiatore

Creare una buona filettatura sul metallo è fondamentale per portare a termine un buon lavoro meccanico e per recuperare delle situazioni che impongono l'uso di perni e bulloni. In queste dinamiche, però, è giusto approfondire il tema della maschiatura e relativo uso degli strumenti adeguati. Vale a dire il maschiatore, l'attrezzo che permette di effettuare delle filettature nei fori.

Perché di questo stiamo parlando: la maschiatura è la filettatura che viene attivata attraverso una serie di passaggi fondamentali. Ma, soprattutto, con utensili adeguati come i gira-maschi. Tipo quelli che trovi nel catalogo Krino che si attivano anche manualmente. 

Cos'è e a cosa serve la maschiatura

Con il termine maschiatura intendiamo un processo di filettatura interna che viene effettuata attraverso uno strumento specifico noto come maschio. Che può essere da macchina o manuale. Tutto ciò riguarda il processo di filettatura interna di un foro che può essere effettuato in un blocco di metallo o in un bullone. Che magari in passato si è spanato rovinando la filettatura. 

Cosa sono i maschi per la maschiatura

L'operazione viene effettuata con strumenti noti come maschi: attrezzi a forma longilinea, simili a una punta di trapano, realizzati in acciaio adatto alle lavorazioni meccaniche per tagliare in modo da creare una filettatura con un determinato passo.

I taglienti del maschio asportano il componente metallico tagliandolo, tranne nel caso della maschiatura a rullare dove il materiale (particolarmente duttile) viene deformato. In alcuni casi, i maschi vengono coperti da uno strato di titanio in modo da aumentare la durata nel tempo (cos'è e a cosa serve il rivestimento in TiN). Ma come è fatto uno strumento per maschiare? Da una parte c'è il codolo che permette di agganciare il tool al gira-maschi manuale o al porta-maschi per una macchina automatizzata. 

maschi

Le lame sono caratterizzate da gole che permettono di far uscire i trucioli: le soluzioni dritte sono adatte agli usi generici, quelle a forma di elica si usano per i materiali che producono trucioli lunghi. L'imbocco è pensato per consentire l'ingresso nel foro, quindi ha un diametro leggermente inferiore che porta alle prime lame che creano il lavoro di maschiatura.

Ci sono anche diversi tipi di maschio: quelli a imbocco corto o lungo. I primi sono perfetti per i fori ciechi dato che possono raggiungere facilmente il fondo, i secondi si usano per i buchi passanti dato che semplificano l'impanatura. Poi ci sono sgrossatori, intermedi e rifinitori per i lavori che esigono più passate. Ovviamente, questi maschi devono essere usati nel modo giusto.

Come fare la maschiatura con il maschiatore

In primo luogo, è indispensabile effettuare un foro nel metallo che ha un diametro inferiore a quello necessario per la maschiatura. Si sceglie il maschio adatto al tipo di lavoro - secondo Wikipedia, l'angolo di spoglia sarà tra i 5° e i 10° per l'acciaio duro, valori superiori per metalli meno tenaci come alluminio, ghisa e ottone - e si inserisce in corrispondenza del foro. Con il giramaschi, poi, si procede con un movimento orario e continuo. In questo video puoi guardare un tutorial che utilizza proprio un kit di maschi Krino.

Il maschio rimane verticale e perpendicolare al foro, nella sbozzatura - il primo passaggio, si effettuano due giri completi in senso orario e uno antiorario per spezzare il truciolo. Il tutto deve essere agevolato da qualche goccia di olio lubrificante per tagli sul metallo. Per approfondire l'argomento c'è una guida dedicata proprio all'olio da taglio e foratura, una guida all'uso efficace

Creare una buona filettatura sul metallo è fondamentale per portare a termine un buon lavoro meccanico e per recuperare delle situazioni che impongono l'uso di perni e bulloni. In queste dinamiche, però, è giusto approfondire il tema della maschiatura e relativo uso degli strumenti adeguati. Vale a dire il maschiatore, l'attrezzo che permette di effettuare delle filettature nei fori.

Perché di questo stiamo parlando: la maschiatura è la filettatura che viene attivata attraverso una serie di passaggi fondamentali. Ma, soprattutto, con utensili adeguati come i gira-maschi. Tipo quelli che trovi nel catalogo Krino che si attivano anche manualmente. 

Cos'è e a cosa serve la maschiatura

Con il termine maschiatura intendiamo un processo di filettatura interna che viene effettuata attraverso uno strumento specifico noto come maschio. Che può essere da macchina o manuale. Tutto ciò riguarda il processo di filettatura interna di un foro che può essere effettuato in un blocco di metallo o in un bullone. Che magari in passato si è spanato rovinando la filettatura. 

Cosa sono i maschi per la maschiatura

L'operazione viene effettuata con strumenti noti come maschi: attrezzi a forma longilinea, simili a una punta di trapano, realizzati in acciaio adatto alle lavorazioni meccaniche per tagliare in modo da creare una filettatura con un determinato passo.

I taglienti del maschio asportano il componente metallico tagliandolo, tranne nel caso della maschiatura a rullare dove il materiale (particolarmente duttile) viene deformato. In alcuni casi, i maschi vengono coperti da uno strato di titanio in modo da aumentare la durata nel tempo (cos'è e a cosa serve il rivestimento in TiN). Ma come è fatto uno strumento per maschiare? Da una parte c'è il codolo che permette di agganciare il tool al gira-maschi manuale o al porta-maschi per una macchina automatizzata. 

maschi

Le lame sono caratterizzate da gole che permettono di far uscire i trucioli: le soluzioni dritte sono adatte agli usi generici, quelle a forma di elica si usano per i materiali che producono trucioli lunghi. L'imbocco è pensato per consentire l'ingresso nel foro, quindi ha un diametro leggermente inferiore che porta alle prime lame che creano il lavoro di maschiatura.

Ci sono anche diversi tipi di maschio: quelli a imbocco corto o lungo. I primi sono perfetti per i fori ciechi dato che possono raggiungere facilmente il fondo, i secondi si usano per i buchi passanti dato che semplificano l'impanatura. Poi ci sono sgrossatori, intermedi e rifinitori per i lavori che esigono più passate. Ovviamente, questi maschi devono essere usati nel modo giusto.

Come fare la maschiatura con il maschiatore

In primo luogo, è indispensabile effettuare un foro nel metallo che ha un diametro inferiore a quello necessario per la maschiatura. Si sceglie il maschio adatto al tipo di lavoro - secondo Wikipedia, l'angolo di spoglia sarà tra i 5° e i 10° per l'acciaio duro, valori superiori per metalli meno tenaci come alluminio, ghisa e ottone - e si inserisce in corrispondenza del foro. Con il giramaschi, poi, si procede con un movimento orario e continuo. In questo video puoi guardare un tutorial che utilizza proprio un kit di maschi Krino.

Il maschio rimane verticale e perpendicolare al foro, nella sbozzatura - il primo passaggio, si effettuano due giri completi in senso orario e uno antiorario per spezzare il truciolo. Il tutto deve essere agevolato da qualche goccia di olio lubrificante per tagli sul metallo. Per approfondire l'argomento c'è una guida dedicata proprio all'olio da taglio e foratura, una guida all'uso efficace

Scroll To Top

#title#

#price#
×