Fare una filettatura vuol dire creare una sagoma, in un foro o su un perno, in grado di combaciare con un corrispettivo meccanico che ha lo stesso disegno inciso sulla superficie. Prendi come esempio dado e perno: si uniscono e ti permettono di creare un serraggio solido grazie al meccanismo della filettatura. Vale a dire uno scavo elicoidale con un profilo preciso al millimetro che si incastra.
Ciò avviene nel momento in cui avviti: unisci quello che in gergo si definiscono maschio e femmina, con un movimento (nella maggior parte dei casi) orario crei una forza per chiudere i due elementi. Con quello antiorario invece sviti. Per riuscire in quest'operazione devi realizzare una filettatura, che necessità di due grandi ingredienti: strumenti e tecnica. Ecco qualche informazione utile.
Maschi e filiere, gli attrezzi per filettare
Le filettature, nella maggior parte dei casi, sono espresse in millimetri. E che abbiamo due principali tipologie di lavori che possiamo eseguire: sui tondini, per creare perni o viti, e all'interno dei fori. Da qui dipende il tipo di attrezzo da utilizzare: maschi e filiere.
I primi si presentano come una sorta di perno con un profilo caratterizzato da lame differenti (poi vedremo perché) che servono a realizzare la filettatura nei fori. Le seconde sono degli anelli che hanno lo stesso principio: all'interno sono caratterizzate da lame.
Lame che servono a tagliare il metallo utilizzando stadi e passaggi differenti. La filettatura a mano - che è una delle soluzioni migliori a meno che non ci siano delle esigenze industriali - prevede la presenza di una leva che si utilizza per girare maschi e filiere.
Di solito, gli attrezzi per realizzare filettature di fori e perni si trovano in kit assortiti che offrono tutti i pezzi necessari all'opera. Magari puoi aggiungere anche un contafiletti (tipo quello Ineco) per avere maggior precisione nella scelta degli attrezzi.
Ovviamente, conviene scegliere sempre gli attrezzi realizzati con un materiale adeguato: i modelli Krino, ad esempio, sono pensati per gli usi intensivi - sia con le filettature a mano che a macchina - quindi puoi trovare maschi e filiere in HSS-Co, l'acciaio super rapido di qualità adatto a operazioni di foratura e taglio arricchito con cobalto che da ulteriore resistenza all'attrezzatura.
Come filettare un foro, ecco il processo
Iniziamo dal primo lavoro utile, la filettatura di un foro. Se non esiste, puoi realizzarlo con punta adeguata e trapano. Ricorda sempre che il processo di filettatura porta via una parte di materiale, di conseguenza dopo la rettifica il buco sarà più largo.
Detto questo, devi scegliere il trittico di maschi per filettare: ogni opera ha bisogno di tre passaggi. Il primo è quello dello sbozzatore, il maschio che apre la strada e inizia a creare il profilo. Il secondo completa il lavoro e il terzo rifinisce e pulisce la filettatura.
Consigli per filettare? Una volta inserito il giramaschi, mantiene l'attrezzo perfettamente verticale e perpendicolare al foro: è importante per avere un lavoro di qualità. Poi inizia a muovere lentamente, ma non con un movimento continuo in senso orario.
Ogni due giri avanti ne fai mezzo indietro per rompere i trucioli. Nel frattempo aggiungi olio lubrificante per lavori su metallo in modo da rendere tutto più semplice. Una volta terminati i tre passaggi, pulisci il tutto e togli i residui di metallo con un getto di aria.
Usare la filiera femmina per tondini e viti
Il processo inverso permette di realizzare una filettatura su un pezzo di metallo cilindrico che vuoi trasformare in perno o vite. O in un prigioniero. Anche in questo caso devi considerare che lo spessore diminuirà nel momento in cui sarà conclusa l'operazione.
La quale prevede gli stessi passaggi della precedente attività per fare filettature nei fori: devi utilizzare una filiera femmina adeguata e iniziare a ruotare. Prima, però, conviene limare leggermente il bordo del tondino per semplificare l'aggancio della filiera. Il meccanismo è simile: due giri avanti, mezzo dietro e lubrificazione dell'operazione. Gli attrezzi per effettuare questo alvoro vengono montate su portafiliere mentre se vuoi filettare i tubi conviene utilizzare i set di idraulica che hanno un cricchetto.
Come filettare il legno e il plexiglass
Questo processo è utile soprattutto se vuoi creare delle filettature esterne e interne nel metallo, nel ferro e nell'acciaio. Le indicazioni e gli strumenti sono simili per le filettature del plexiglass anche se è un'operazione da riservare solo in casi estremi.
Ovvero quando altri metodi di unione falliscono. Infatti parliamo di un materiale molto fragile che mal sopporta questo meccanismo. Per filettare il legno, invece, dobbiamo solo cambiare maschi e filiere dato che si utilizzano attrezzature differenti e lame adeguate.
Fare una filettatura vuol dire creare una sagoma, in un foro o su un perno, in grado di combaciare con un corrispettivo meccanico che ha lo stesso disegno inciso sulla superficie. Prendi come esempio dado e perno: si uniscono e ti permettono di creare un serraggio solido grazie al meccanismo della filettatura. Vale a dire uno scavo elicoidale con un profilo preciso al millimetro che si incastra.
Ciò avviene nel momento in cui avviti: unisci quello che in gergo si definiscono maschio e femmina, con un movimento (nella maggior parte dei casi) orario crei una forza per chiudere i due elementi. Con quello antiorario invece sviti. Per riuscire in quest'operazione devi realizzare una filettatura, che necessità di due grandi ingredienti: strumenti e tecnica. Ecco qualche informazione utile.
Maschi e filiere, gli attrezzi per filettare
Le filettature, nella maggior parte dei casi, sono espresse in millimetri. E che abbiamo due principali tipologie di lavori che possiamo eseguire: sui tondini, per creare perni o viti, e all'interno dei fori. Da qui dipende il tipo di attrezzo da utilizzare: maschi e filiere.
I primi si presentano come una sorta di perno con un profilo caratterizzato da lame differenti (poi vedremo perché) che servono a realizzare la filettatura nei fori. Le seconde sono degli anelli che hanno lo stesso principio: all'interno sono caratterizzate da lame.
Lame che servono a tagliare il metallo utilizzando stadi e passaggi differenti. La filettatura a mano - che è una delle soluzioni migliori a meno che non ci siano delle esigenze industriali - prevede la presenza di una leva che si utilizza per girare maschi e filiere.
Di solito, gli attrezzi per realizzare filettature di fori e perni si trovano in kit assortiti che offrono tutti i pezzi necessari all'opera. Magari puoi aggiungere anche un contafiletti (tipo quello Ineco) per avere maggior precisione nella scelta degli attrezzi.
Ovviamente, conviene scegliere sempre gli attrezzi realizzati con un materiale adeguato: i modelli Krino, ad esempio, sono pensati per gli usi intensivi - sia con le filettature a mano che a macchina - quindi puoi trovare maschi e filiere in HSS-Co, l'acciaio super rapido di qualità adatto a operazioni di foratura e taglio arricchito con cobalto che da ulteriore resistenza all'attrezzatura.
Come filettare un foro, ecco il processo
Iniziamo dal primo lavoro utile, la filettatura di un foro. Se non esiste, puoi realizzarlo con punta adeguata e trapano. Ricorda sempre che il processo di filettatura porta via una parte di materiale, di conseguenza dopo la rettifica il buco sarà più largo.
Detto questo, devi scegliere il trittico di maschi per filettare: ogni opera ha bisogno di tre passaggi. Il primo è quello dello sbozzatore, il maschio che apre la strada e inizia a creare il profilo. Il secondo completa il lavoro e il terzo rifinisce e pulisce la filettatura.
Consigli per filettare? Una volta inserito il giramaschi, mantiene l'attrezzo perfettamente verticale e perpendicolare al foro: è importante per avere un lavoro di qualità. Poi inizia a muovere lentamente, ma non con un movimento continuo in senso orario.
Ogni due giri avanti ne fai mezzo indietro per rompere i trucioli. Nel frattempo aggiungi olio lubrificante per lavori su metallo in modo da rendere tutto più semplice. Una volta terminati i tre passaggi, pulisci il tutto e togli i residui di metallo con un getto di aria.
Usare la filiera femmina per tondini e viti
Il processo inverso permette di realizzare una filettatura su un pezzo di metallo cilindrico che vuoi trasformare in perno o vite. O in un prigioniero. Anche in questo caso devi considerare che lo spessore diminuirà nel momento in cui sarà conclusa l'operazione.
La quale prevede gli stessi passaggi della precedente attività per fare filettature nei fori: devi utilizzare una filiera femmina adeguata e iniziare a ruotare. Prima, però, conviene limare leggermente il bordo del tondino per semplificare l'aggancio della filiera. Il meccanismo è simile: due giri avanti, mezzo dietro e lubrificazione dell'operazione. Gli attrezzi per effettuare questo alvoro vengono montate su portafiliere mentre se vuoi filettare i tubi conviene utilizzare i set di idraulica che hanno un cricchetto.
Come filettare il legno e il plexiglass
Questo processo è utile soprattutto se vuoi creare delle filettature esterne e interne nel metallo, nel ferro e nell'acciaio. Le indicazioni e gli strumenti sono simili per le filettature del plexiglass anche se è un'operazione da riservare solo in casi estremi.
Ovvero quando altri metodi di unione falliscono. Infatti parliamo di un materiale molto fragile che mal sopporta questo meccanismo. Per filettare il legno, invece, dobbiamo solo cambiare maschi e filiere dato che si utilizzano attrezzature differenti e lame adeguate.