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Lappatura: quanti tipi di esistono e come scegliere quella giusta Lappatura: quanti tipi di esistono e come scegliere quella giusta

Oggi ci dedichiamo a una lavorazione metallica di grande qualità: la lappatura. Vale a dire quel passaggio successivo alla rettifica che si attiva quando servono precisioni ancora maggiori. Se devi operare su un blocco puoi effettuare un foro nel metallo e ottenere un buco grossolano. Le ulteriori lavorazioni di barenatura, alesatura e rettifica meccanica permettono di allargare e rifinire il tutto.

Stiamo migliorando in modo millimetrico una lavorazione. Ma la lappatura va oltre e permette di ottenere quelle tolleranze che in settori molto esigenti - tipo quello aerospaziale e medico - possono fare la differenza. Vuoi scoprire di più sull'argomento? Leggi questa guida dedicata proprio alla lappatura e al miglioramento che puoi ottenere grazie a una lavorazione meccanica di precisione.

Cos'è la lappatura e a cosa serve

La lappatura è una lavorazione meccanica che viene utilizzata per rifinire superfici metalliche e non solo in modo da ottenere superfici estremamente omogenee e prive di imperfezioni o rugosità. Parliamo anche di operazioni che vanno oltre l'ordine dei millimetri.

Il movimento necessario per applicare la lappatura su metalli (ma non solo) da ottimizzare contempla una combinazione di pressione e rotazione della mola che agisce su superfici piane e fori. In altre parole, se hai bisogno di una rifinitura massima per togliere imperfezioni e rugosità del materiale in questione devi rivolgerti a un'officina meccanica dedicata proprio alla lappatura.

Differenza tra lappatura e rettifica

Passiamo subito al confronto con un'attività che spesso viene confusa: la rettifica. In questo caso parliamo di un lavoro in grado di eliminare strati di materiale piuttosto consistenti, ad esempio per aumentare la cilindrata di un motore o ridurre i graffi effettuati dal grippaggio di fascette e pistoni. Con la lappatura, invece, operiamo con dimensioni minime, quasi invisibili a occhio nudo.

Come funziona questo principio?

Si esegue con una combinazione di paste abrasive e movimenti specifici della mola studiata proprio per muovere piccole quantità di materiale. È un'operazione lentissima e costosa, quindi la riservi solo ai pezzi che davvero la richiedono. Come avviene, ad esempio, nel settore aerospaziale, nella realizzazione di attrezzature chirurgiche, nell'ottica di precisione e nella produzione di componenti idraulici critici o calibri. La lappatura - dal termine lap, leggera pressione - prevede l'uso di abrasivi più o meno forti.

Qui la scelta dipende dal tipo di materiale da ottimizzare. L'elemento attivo sfrutta strutture come il carburo di silicio o la polvere di diamante unite a olio o acqua che fungono da pasta abrasiva. Il risultato si ottiene grazie a un'attrezzatura composta da una mola - che può essere piana o cilindrica - e una macchina di precisione che effettua un movimento lento di rotazione e oscillazione.

Come si procede con la lappatura?

Partendo dal presupposto chiaro che la lappatura è un'attività che si svolge solo nelle officine specializzate, e che possiedono tutti gli strumenti per ridurre al minimo la rugosità attraverso il processo di lapping, possiamo dire che c'è un percorso di base da conoscere. Almeno per avere un'idea di come si lavora. Si inizia con una fase di pulizia accurata del supporto sul quale bisogna operare.

Ogni residuo, granello di polvere o altro elemento può compromettere il risultato finale. Si applica la pasta abrasiva utile per l'operazione - che può essere anche in diamante per operare su materiali duri come acciai temprati o metalli non ferrosi - e si definiscono i parametri della lappatrice. Ovvero la macchina che applica il movimento di rotazione e oscillazione. I parametri:

  • Velocità di rotazione.
  • Pressione di contatto.
  • Temperatura.

La caratteristica fondamentale della lappatura è che presenta regolazioni minime, con velocità basse e pressioni minime. Questo perché stiamo parlando di un processo di estrema precisione, se aumentiamo i valori abbiamo una sollecitazione meccanica superiore che non rispetta le necessità dell'operazione. A seguire, vengono effettuate operazioni di pulizia e verifica del risultato ottenuto.

Vantaggi e svantaggi della lappatura

In realtà è sbagliato parlare di pro e contro del processo analizzato perché la lappatura è un passaggio necessario in determinati casi, a prescindere da vantaggi e svantaggi. Di sicuro, se vogliamo parlare degli aspetti negativi, si tratta di una lavorazione lenta e onerosa dal punto di vista economico, con il rischio di ottenere dei prodotti fallati se non si lavora al meglio con i settaggi ideali.

D'altro canto, la lappatura è l'unica strada da seguire se vuoi ottenere determinati risultati in termini di tolleranze microniche e rugosità minime per superfici che devono aderire alla perfezione. Quindi, sono bandite sbavature e imperfezioni anche invisibili a occhio nudo. Ma è proprio in queste circostanze che la lappatura può fare la differenza.

Oggi ci dedichiamo a una lavorazione metallica di grande qualità: la lappatura. Vale a dire quel passaggio successivo alla rettifica che si attiva quando servono precisioni ancora maggiori. Se devi operare su un blocco puoi effettuare un foro nel metallo e ottenere un buco grossolano. Le ulteriori lavorazioni di barenatura, alesatura e rettifica meccanica permettono di allargare e rifinire il tutto.

Stiamo migliorando in modo millimetrico una lavorazione. Ma la lappatura va oltre e permette di ottenere quelle tolleranze che in settori molto esigenti - tipo quello aerospaziale e medico - possono fare la differenza. Vuoi scoprire di più sull'argomento? Leggi questa guida dedicata proprio alla lappatura e al miglioramento che puoi ottenere grazie a una lavorazione meccanica di precisione.

Cos'è la lappatura e a cosa serve

La lappatura è una lavorazione meccanica che viene utilizzata per rifinire superfici metalliche e non solo in modo da ottenere superfici estremamente omogenee e prive di imperfezioni o rugosità. Parliamo anche di operazioni che vanno oltre l'ordine dei millimetri.

Il movimento necessario per applicare la lappatura su metalli (ma non solo) da ottimizzare contempla una combinazione di pressione e rotazione della mola che agisce su superfici piane e fori. In altre parole, se hai bisogno di una rifinitura massima per togliere imperfezioni e rugosità del materiale in questione devi rivolgerti a un'officina meccanica dedicata proprio alla lappatura.

Differenza tra lappatura e rettifica

Passiamo subito al confronto con un'attività che spesso viene confusa: la rettifica. In questo caso parliamo di un lavoro in grado di eliminare strati di materiale piuttosto consistenti, ad esempio per aumentare la cilindrata di un motore o ridurre i graffi effettuati dal grippaggio di fascette e pistoni. Con la lappatura, invece, operiamo con dimensioni minime, quasi invisibili a occhio nudo.

Come funziona questo principio?

Si esegue con una combinazione di paste abrasive e movimenti specifici della mola studiata proprio per muovere piccole quantità di materiale. È un'operazione lentissima e costosa, quindi la riservi solo ai pezzi che davvero la richiedono. Come avviene, ad esempio, nel settore aerospaziale, nella realizzazione di attrezzature chirurgiche, nell'ottica di precisione e nella produzione di componenti idraulici critici o calibri. La lappatura - dal termine lap, leggera pressione - prevede l'uso di abrasivi più o meno forti.

Qui la scelta dipende dal tipo di materiale da ottimizzare. L'elemento attivo sfrutta strutture come il carburo di silicio o la polvere di diamante unite a olio o acqua che fungono da pasta abrasiva. Il risultato si ottiene grazie a un'attrezzatura composta da una mola - che può essere piana o cilindrica - e una macchina di precisione che effettua un movimento lento di rotazione e oscillazione.

Come si procede con la lappatura?

Partendo dal presupposto chiaro che la lappatura è un'attività che si svolge solo nelle officine specializzate, e che possiedono tutti gli strumenti per ridurre al minimo la rugosità attraverso il processo di lapping, possiamo dire che c'è un percorso di base da conoscere. Almeno per avere un'idea di come si lavora. Si inizia con una fase di pulizia accurata del supporto sul quale bisogna operare.

Ogni residuo, granello di polvere o altro elemento può compromettere il risultato finale. Si applica la pasta abrasiva utile per l'operazione - che può essere anche in diamante per operare su materiali duri come acciai temprati o metalli non ferrosi - e si definiscono i parametri della lappatrice. Ovvero la macchina che applica il movimento di rotazione e oscillazione. I parametri:

  • Velocità di rotazione.
  • Pressione di contatto.
  • Temperatura.

La caratteristica fondamentale della lappatura è che presenta regolazioni minime, con velocità basse e pressioni minime. Questo perché stiamo parlando di un processo di estrema precisione, se aumentiamo i valori abbiamo una sollecitazione meccanica superiore che non rispetta le necessità dell'operazione. A seguire, vengono effettuate operazioni di pulizia e verifica del risultato ottenuto.

Vantaggi e svantaggi della lappatura

In realtà è sbagliato parlare di pro e contro del processo analizzato perché la lappatura è un passaggio necessario in determinati casi, a prescindere da vantaggi e svantaggi. Di sicuro, se vogliamo parlare degli aspetti negativi, si tratta di una lavorazione lenta e onerosa dal punto di vista economico, con il rischio di ottenere dei prodotti fallati se non si lavora al meglio con i settaggi ideali.

D'altro canto, la lappatura è l'unica strada da seguire se vuoi ottenere determinati risultati in termini di tolleranze microniche e rugosità minime per superfici che devono aderire alla perfezione. Quindi, sono bandite sbavature e imperfezioni anche invisibili a occhio nudo. Ma è proprio in queste circostanze che la lappatura può fare la differenza.

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